Martedì , 3 Dicembre 2024

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News 2020

  • A tu per tu con Vittorio Scala

    13 Novembre 2020

    “A tu per tu con Vittorio Scala” evento dedicato a tutti i Corrispondenti dei Lloyd’s in Italia che si terrà in modalità webinar il 24 novembre prossimo alle ore 9:30

     

    Durante l’evento avrò il piacere di porre al Dr. Vittorio Scala, Rappresentante Generale e Country Manager
    dei Lloyd’s in Italia, le nostre domande sui temi più caldi e diversi che riguardano la relazione dei Corrispondenti
    dei Lloyd’s con questa compagnia. Si chiuderà così, dal vivo, l’iniziativa “A tu per tu con Vittorio Scala”,
    la serie di interviste realizzate nel corso di quest’anno e disponibili sul nostro sito www.illca.org.

    Anche in base agli argomenti che sono stati portati all’attenzione di ILlCA dai nostri associati, durante l’evento si parlerà di:

    • - la nuova strategia di Lloyd’s Europe per la rete dei Corrispondenti in Europa
    • - nuovi Sindacati, nuovi prodotti, nuovi strumenti per il piazzamento degli affari
    • - Brexit e gli ultimi passi verso il trasferimento di tutte le attività da Lloyd’s Londra a Lloyd’s Europe
    • - l’impatto del Covid-19 sui contratti dei Lloyd’s, il ruolo del mercato nel trovare soluzioni per futuri simili eventi.
    • - i progetti di Lloyd’s Europe per andare incontro all’esigenza di snellire i processi e rendere le attività di gestione dei flussi più efficienti

    Ci sarà anche spazio per aggiornarvi sulle ultime novità che riguardano l’Associazione e le agevolazione pensate per i nostri soci e per i colleghi che vorranno entrare nel nostro gruppo durante il 2021.

    Sono certo che sarà questa un’ottima occasione per chiarire i nostri dubbi circa l’operatività della compagnia e del mercato dei Lloyd’s,per raccogliere idee e spunti per nuovi futuri sviluppi e, più in generale, per permetterci di pianificare al meglio le nostre attività con i Lloyd’s per l’anno che ci aspetta.

    Vi aspettiamo!

    Andrea Di Giacomo
    Presidente
    ILlCA

  • BREXIT: INFORMATIVA AGLI ASSICURATI ITALIANI

    11 Novembre 2020

    IVASS COMUNICATO STAMPA DEL 10 NOVEMBRE 2020
    BREXIT: INFORMATIVA AGLI ASSICURATI ITALIANI
    Il 31 dicembre 2020 si completa l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, pertanto dal 1° gennaio 2021 le imprese di assicurazione e gli intermediari assicurativi britannici (Regno Unito e Gibilterra) non potranno più operare in Italia salvo che non siano autorizzati dall’IVASS come operatori di uno Stato non aderente all’Unione europea

  • INTERVISTA AL DR. VITTORIO SCALA, COUNTRY MANAGER E RAPPRESENTANTE GENERALE PER L’ITALIA DEI LLOYD’S

    26 Ottobre 2020

    LLOYD’S ED INNOVAZIONE: UN CONNUBIO SENZA FINE

    D: Buongiorno Dr. Scala. Ci ritroviamo dopo la pausa estiva per chiederle quali sono le ultime novità ai Lloyd’s. Sono usciti di recente i risultati semestrali del mercato. Ci racconta come è andata?

    R: Nei primi sei mesi del 2020 abbiamo registrato una perdita di £0,4 miliardi. Come potete immaginare, i sinistri COVID-19 hanno inciso in modo considerevole sulla performance del mercato: i Lloyd’s hanno già pagato sinistri legati alla pandemia per £2,4 miliardi. Questa somma ha contribuito con una percentuale del 18,7% alla combined ratio del mercato di 110,4%.

     

     

    D: Quindi, senza la pandemia, avreste registrato profitti, è corretto?

     

    R: Esatto. Escludendo i sinistri COVID-19, la combined ratio sarebbe stata del 91,7%, in discesa rispetto al 98,8% del primo semestre 2019 e l’utile tecnico del mercato sarebbe stato pari a un miliardo di sterline. Ma la pandemia c’è stata e le nostre recenti stime ci dicono che i sinistri lordi che dovremo pagare ai nostri clienti per quanto riguarda il COVID-19 supereranno i 5 miliardi di sterline.

     

    Ciò che conta davvero, in questa situazione molto complessa, però, è la conferma del fatto che la solidità del nostro mercato si è ulteriormente rafforzata e oggi il nostro tasso di solvibilità ammonta al 250%. Nei primi sei mesi del 2020 le risorse nette del mercato sono cresciute del 7,2% e al 30 giugno scorso ammontavano a 32,8 miliardi di sterline. Cifre che possono far stare tranquilli tutti i nostri clienti di oggi e del prossimo futuro.

     

    D: Pandemia e Brexit: un anno complicato. Come sta reagendo il mercato dei Lloyd’s a questi grandi cambiamenti?

     

    R: Faccio parte di questa azienda da sei anni ormai e anche prima ho sempre collaborato da broker con il mercato dei Lloyd’s. Devo ammettere però che questa organizzazione non finisce mai di stupirmi, in positivo ovviamente.

     

    Abbiamo già avuto modo di parlare delle novità annunciate dai Lloyd’s per sostenere il recupero delle comunità, delle aziende e dei paesi in generale in seguito al Covid-19. Tutte le informazioni riguardanti questi progetti sono sul nostro sito. Si tratta di iniziative davvero importanti e rivoluzionarie che possono aiutare il mondo ad essere meglio preparato in caso di nuove pandemie o eventi sistemici in futuro.

     

    Ma ciò che davvero mi stupisce ogni giorno è l’inarrestabile attitudine dei nostri sottoscrittori nella ricerca di continua innovazione che si traduce nello sviluppo di nuovi prodotti per rispondere alle necessità sempre più complesse dei nostri clienti e di tutta l’industria in generale.

     

     

    D: Può farci qualche esempio?

     

    R: Si certo. Partirei raccontandovi del nuovo Sindacato dei Lloyd’s 1796 che nasce in seguito all’iniziativa di Parsyl, una società di tecnologia assicurativa e della Lloyd’s Lab, in stretta collaborazione con Ascot in qualità di managing agent, e con AXA XL, McGill and Partners e Gavi, la Vaccine Alliance. Si tratta di nuovo “Syndicate in a Box”, che unisce le forze dei settori pubblico e privato per assicurare la produzione ed il trasporto, non appena disponibile, del vaccino per il COVID-19.

     

    C’è poi il lavoro della Product Innovation Facility, una sorta di “safe space” all’interno del quale i sottoscrittori dei Lloyd’s possono sperimentare le idee per nuovi prodotti in un ambiente controllato che bilancia la necessità di supervisione con quella di innovazione. Qui si esplorano rischi non standard che non fanno parte dei mercati tradizionali come, per esempio, le protezioni legate a nuove tecnologie o il patrimonio intangibile.

     

    Due prodotti sono già usciti da questa fucina: la prima è una copertura per la protezione parametrica dei profitti degli hotel. In pratica si assicura il mancato profitto in seguito ad eventi imprevedibili che coinvolgano l’industria alberghiera e impediscano agli hotel di poter operare. Il secondo prodotto invece è stato creato per gli operatori dei mercati finanziari. Si chiama Coincover ed offre ad investitori e traders di cryptovalute la copertura delle perdite in caso di furto di cryptovalute online o di “hot wallets”. Questo prodotto ha un limite dinamico che cresce e diminuisce in linea con le fluttuazioni dei prezzi di questo tipo di valuta ed è senza dubbio la prima copertura assicurativa di questo genere mai proposta.

     

     

    D: Abbiamo sentito anche di una collaborazione tra Lloyd’s e Google. Ce ne può parlare?

     

    R: Si certo. Si tratta di un nuovo Sindacato che si chiama Ki ed è stato costituito da Brit in collaborazione con Google Cloud nel mese di maggio scorso. E’ davvero rivoluzionario. E’ il primo sindacato Lloyd’s interamente digitale e basato sugli algoritmi. E’ accessibile da qualsiasi posto ed in qualsiasi momento ed è un sindacato che opererà esclusivamente come “follower”. I broker potranno trarre enormi vantaggi dalla riduzione del tempo e del lavoro necessario a completare la security delle polizze. Gli algoritmi di Ki valuteranno le quotazioni dei sindacati dei Lloyd’s e produrranno offerte immediate su una piattaforma accessibile ai brokers. Google Cloud ha messo a disposizione gli strumenti tecnologici mentre lo sviluppo degli algoritmi è stato operato con la collaborazione dell’University College di Londra.

     

    Ci sono poi altre collaborazioni che hanno portato alla costituzione di nuovi “Syndicates ina Box” come quella con Victor e AIG e quella con Munich Re.

     

    Ma l’area di maggiore interesse oggi è sicuramente quella legata a tutto il comparto degli “intangible assets”. Vi invito a leggere i nuovi report pubblicati dai Lloyd’s sugli intangible assets e sulla proprietà intellettuale. La pandemia ha accelerato la già crescente dipendenza delle organizzazioni dal patrimonio intangibile, come la reputazione, il capitale umano e, appunto, la proprietà intellettuale e ciò presenta nuove sfide ed opportunità per assicuratori, intermediari e risk managers.

     

     

    D: Grazie molte per averci parlato di tutte queste nuove iniziative. Ci pare che il mercato dei Lloyd’s non si sia fermato, pandemia o non pandemia, e questa è certamente una buona notizia.

     

    R: Esatto. I nostri sottoscrittori, soprattutto grazie alla collaborazione con il nostro network di intermediari che operano in tutto il mendo, rimangono aperti a raccogliere ogni nuova richiesta di protezione per impegnarsi a ricercare la soluzione più adeguata ed innovativa. E’ il modo in cui si dà la possibilità di creare innovazione e di sviluppare nuovi prodotti che ci rende più resilienti.

  • Convocazione di Assemblea Ordinaria 2020

    16 Ottobre 2020

    Convocazione di Assemblea Ordinaria dell’Associazione che a causa delle misure restrittive introdotte da vari decreti governativi correlati all’emergenza epidemiologica COVID19, verrà essere effettuata in web conference, in prima convocazione per il giorno 27 Ottobre 2020 alle ore 21:00 ed in seconda convocazione il giorno

    28 OTTOBRE 2020 ORE 17:00  IN MODALITA’ WEB CONFERENCE

    ORDINE DEL GIORNO
    1) Relazione amministrativa del Consiglio su rendiconto 2019 e sul conto di previsione 2020;
    2) Relazione del consiglio sull’attività svolta nel 2019 e sulle iniziative in corso ed in programma per il 2020
    3) Approvazione del rendiconto 2019 e del conto previsionale 2020;
    4) Eventuali deliberazioni non all’ordine del giorno.

  • WEBINAR - Lloyd’s Bruxelles novità, aggiornamenti e nuove opportunità

    9 Luglio 2020

    Nel corso del webinar, Vittorio Scala ci aggiornerà in merito alle novità che riguardano la compagnia dei Lloyd’s e sulle nuove opportunità di sviluppo per i Corrispondenti dei Lloyd’s europei.

    Ci sarà ampio spazio per le domande dei nostri associati su ogni materia di interesse inclusa l’operatività e le attività della compagnia, il trasferimento del portafoglio in visione della prossima uscita del Regno Unito dalla UE, la situazione del mercato in seguito al Coronavirus, la posizione dei Lloyd’s Brokers, etc.

  • INTERVISTA AL DR. VITTORIO SCALA, COUNTRY MANAGER E RAPPRESENTANTE GENERALE PER L’ITALIA DEI LLOYD’S

    23 Giugno 2020

    BREXIT ED IL TRASFERIMENTO PART VII ADOTTATO DAI LLOYD’S

    D: Buongiorno Dr. Scala. Il 31 gennaio scorso il Regno Unito ha formalmente lasciato l’Unione Europea ed è entrato in un periodo di transizione che si concluderà a fine anno. Cosa cambierà per i Lloyd’s?

    R: Tra qualche mese Brexit diverrà realtà ed alla fine del periodo di transizione, i membri dei Lloyd’s non potranno più beneficiare del passporting con l’UE. Perderanno quindi l’autorizzazione a gestire affari (ri)assicurativi all’interno dello Spazio Economico Europeo (“EEA”). Per far fronte a ciò, i Lloyd’s trasferiranno tutti i rischi EEA a Lloyd’s Brussels in base al trasferimento Part VII che garantirà il regolare run-off delle polizze e dei sinistri EEA esistenti. Come sapete, la Lloyd’s Insurance Company creata nel 2018 è pienamente operativa dal 1 gennaio 2019.

     

    D: In cosa consiste il trasferimento Part VII?

     

    R: Il Part VII del Financial Services and Markets Act 2000 permette il trasferimento di affari assicurativi da un assicuratore regolamentato ad un altro senza il bisogno di dover procedere al trasferimento di ogni singola polizza. Questo Atto riguarda anche gli affari assicurativi sottoscritti dai membri della Society dei Lloyd’s. L’effettiva data del trasferimento seguirà l’udienza di approvazione presso la Alta Corte Britannica.

     

    D: Quali rischi sono compresi nel trasferimento?

     

    R: Saranno trasferiti i rischi dello Spazio Economico Europeo sottoscritti ai Lloyd’s tra il 1993 ed il 12 aprile 2019 relativi ad affari diretti e fino alla fine di ottobre 2020 per quanto riguarda gli affari di riassicurazione che non siano ancora stati sottoscritti da Lloyd’s Brussels.  Relativamente alla riassicurazione piazzata con il mercato locale, saranno compresi esclusivamente gli affari per i quali la cedente riconosciuta legalmente è domiciliata in Germania.

     

    D: Come saranno gestiti gli affari piazzati in più giurisdizioni sia all’interno dell’EEA ed al di fuori?

     

    R: Questi affari dovranno essere divisi e la sola parte di pertinenza dell’EEA sarà oggetto di trasferimento. Aggiungo anche che il trasferimento Part VII non riguarda gli affari sottoscritti da Lloyd’s Brussels da quando questa ha cominciato ad operare. Interessa unicamente gli affari sottoscritti con i Sindacati Lloyd’s.

     

    D: Cosa accadrà quando sarà implementato il trasferimento Part VII?

     

    R: La compagnia dei Lloyd’s a Brussels diventerà l’assicuratore del portafoglio Part VII.

     

    D: Cosa significherà in termini pratici?

     

    R: Tutti gli affari EEA interessati saranno trasferiti a Lloyd’s Brussels, con accordi di riassicurazione quota share al 100% con i Sindacati originari. Inoltre, i managing agents gestiranno le polizze ed i sinistri relativi al portafoglio Part VII, in qualità di fornitori di servizi in outsourcing per Lloyd’s Brussels. Tutta l’attività di gestione dei reclami, incluse notifiche e definizioni per gli affari Part VII, seguirà le procedure di Lloyd’s Brussels già in essere.

     

    D: Quali sono i prossimi passi per la preparazione al trasferimento?

     

    R: A fine giugno, i Lloyd’s invieranno lettere a tutti i contraenti interessati per informarli della proposta di trasferimento. E’ stata creata una specifica sezione nel sito dei Lloyd’s nella quale è anche possibile trovare il testo di questa lettera. La sezione del sito è: www.lloyds.com/brexittransfer.

     

    D: Sono richieste azioni da parte dei Corrispondenti dei Lloyd’s al fine di implementare il trasferimento Part VII?

     

    R: Per quanto riguarda gli Open Market Correspondent, non necessitiamo in questa fase di supporto. Chiediamo unicamente la cortesia di indirizzare eventuali clienti che dovessero contattarli per informazioni alla sezione dedicata del nostro sito che ho menzionato in precedenza.

     

    Per quanto riguarda i Coverholder, invece, abbiamo preparato una guida specifica con tutte le informazioni necessarie anche in relazione alle attività che devono essere da loro implementate prima e dopo il trasferimento. In primo luogo, abbiamo chiesto ai Coverholders di comunicarci il nome di un loro responsabile al quale indirizzare eventuali richieste di informazioni specifiche che dovessero pervenire al call centre Lloyd’s/Part VII da parte dei clienti. E’ stato inoltre inviato loro il testo di un messaggio da pubblicare sui loro siti internet per informare i clienti del trasferimento.

     

    Abbiamo inoltre chiesto la collaborazione dei nostri Coverholder per identificare le polizze ed i sinistri aperti che saranno effettivamente oggetto del trasferimento. A tal proposito, riceveranno dai managing agents dei loro binders una lista delle partite aperte e da identificare. Questa segmentazione sarà operata anche per i premi ed i sinistri aperti. A breve saranno disponibili le nuove guide con le relative istruzioni. 

     

    Sono state, infine, fornite tutte le direttive in merito ai processi da seguire per quanto riguarda la gestione dei reclami e degli eventuali fondi sinistri gestiti dai Coverholders.

     

    Colgo l’occasione per ringraziare tutti i nostri partners commerciali ed ILLCA per il continuo supporto anche in questo periodo senza precedenti. Il nostro ufficio come sempre rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento o approfondimento che i nostri Corrispondenti dovessero necessitare sia relativamente al Part VII che su ogni altro argomento che riguarda la nostra collaborazione.

  • INTERVISTA AL DR. VITTORIO SCALA, COUNTRY MANAGER E RAPPRESENTANTE GENERALE PER L’ITALIA DEI LLOYD’S

    26 Maggio 2020

    L’IMPATTO DEL COVID-19 SUI LLOYD’S E SULL’INDUSTRIA ASSICURATIVA MONDIALE

    D: Buongiorno Dr. Scala. I Lloyd’s hanno annunciato venerdì scorso il risultato della prima valutazione sulle possibili perdite del mercato relative al COVID-19. Ce ne può parlare?

    R:  Certo. A conclusione della prima indagine eseguita presso il mercato, i Lloyd’s ritengono che i sinistri legati al coronavirus dovrebbero raggiungere una cifra compresa tra i 3 ed i 4,3 miliardi di dollari per il nostro mercato. Possiamo parlare di perdite simili a quelle registrate in occasione dell’11 settembre, nel 2001, oppure alla somma dei sinistri catastrofali registrati in seguito agli uragani Harvey, Irma e Maria del 2017. Tale previsione potrebbe incrementarsi ulteriormente qualora l’attuale fase di “lockdown” dovesse continuare per un altro trimestre.

    D: Alla luce di ciò può darci qualche indicazione sulla attuale situazione finanziaria dei Lloyd’s?

     

    R: Come confermato di recente dal nostro CEO, John Neil, in occasione della pubblicazione dei risultati di bilancio 2019, la posizione finanziaria dei Lloyd’s in questo particolare momento storico rimane molto solida. Le nostre risorse nette sono cresciute dell’8.6% ed ora ammontano a 30,6 miliardi di sterline. Ancora più importante il tasso di solvibilità dei Lloyd’s alla fine dell’esercizio scorso raggiungeva il 238%. A causa della turbolenza dei mercati finanziari negli scorsi mesi dovuti all’arrivo del COVID ed a tutte le problematiche che ha portato con sé, al 19 marzo scorso il tasso di solvibilità era diminuito a 205% che significa, in ogni caso, una forza finanziaria eccezionale a disposizione dei nostri clienti e partners commerciali.  

    D: Esiste una stima dell’impatto del COVID-19 sull’intera industria assicurativa?

    R: Per comprendere l’impatto della pandemia sull’industria assicurativa danni mondiale, abbiamo condotto uno studio economico che prende in considerazione le potenziali perdite tecniche che colpiranno il conto economico delle compagnie ma anche la diminuzione del valore degli investimenti accantonati per far fronte ai sinistri in futuro. Lo studio tiene conto delle attuali stime dei costi nell’ipotesi della prosecuzione delle misure di distanziamento e di lockdown durante tutto il 2020 e considera, inoltre, la prevista caduta del GDP a livello globale.

    La stima delle perdite tecniche da COVID-19 per l’industria assicurativa nel 2020 ammonta a circa 107 miliardi di dollari – in linea con i sinistri registrati gli anni 2005 e 2017 colpiti da tre eventi catastrofali importanti (2005: uragani Katrina, Rita e Wilma e 2017: uragani Harvey, Irma e Maria). Diversamente dalla pandemia, però, questi eventi naturali erano geograficamente confinati e si sono verificati nel giro di ore o al massimo di alcuni giorni. Per il Covid-19, invece, parliamo di un impatto totalmente differente che avrà effetti di natura globale, sistemica e sicuramente a lungo termine.

    A differenza di altri eventi, l’industria subirà, a causa del Covid-19, anche un crollo nel valore degli investimenti di circa 96 miliardi di dollari, portando così la previsione di perdita totale per l’industria assicurativa a 203 miliardi di dollari.

     

    D: I Lloyd’s sono da sempre impegnati nello studio dei rischi emergenti cercando di anticiparne le possibili conseguenze. Ciò che sta accadendo può essere considerato un rischio emergente? I Lloyd’s se ne sono mai occupati nel passato?

    R:  Per i Lloyd’s un rischio emergente è un rischio che non è stato ancora del tutto compreso e che potrebbe avere conseguenze significative per l’industria assicurativa. E’ vero che quella del COVID-19 non è certo la prima pandemia che si è verificata nella storia dell’umanità ma sicuramente l’impatto di questo virus a livello globale si è manifestato in un modo e con una una portata del tutto inaspettata. Quindi probabilmente siamo in presenza di un rischio emergente.

    I report dei Lloyd’s sono a disposizione di tutta l’industria assicurativa e non solo. I risk managers sono tra le figure più interessate da questi lavori in quanto lo scopo è quello di aprire un dibattito e far emergere la consapevolezza relativamente a possibili nuove minacce per l’umanità e le aziende.

    Più volte nel corso degli ultimi anni il nostro team si è occupato delle possibili conseguenze derivanti dal verificarsi di una pandemia. Già nel 2008 i Lloyd’s hanno pubblicato il report “Pandemic: potential insurance impacts” che riletto oggi, alla luce di quanto sta accadendo, è ancora di grande attualità.

    In questo report i Lloyd’s anticipavano come le pandemie siano eventi inevitabili visto il loro verificarsi a cadenze regolari nel corso della storia. Lo studio parla anche dei pesanti possibili impatti sul GDP globale e, attraverso una serie di scenari, menziona i possibili rami assicurativi che possono essere coinvolti anche se le polizze non erano state sottoscritte all’origine con l’idea di andare a coprire lo specifico rischio pandemico. Si discutono anche possibili effetti secondari e, in questo particolare momento storico, la lettura di questa parte del report risulta molto interessante, con un pensiero rivolto al futuro che ci aspetta.

    Ci siamo poi, nuovamente, occupati di pandemia nel nostro importante lavoro “Lloyd’s City Risk Index”. Si tratta di uno studio condotto in collaborazione con il Centre for Risk Studies dell’Università di Cambridge che prende in considerazione 279 tra le città più importanti a livello mondiale, responsabili nel 2018 del 41% della produzione economica globale. Viene valutata l’esposizione economica di queste città nei confronti di 22 minacce divise in 5 categorie: finanza, economia e commercio; geopolitica e sicurezza; catastrofi naturali e clima; tecnologia e spazio e da ultima, salute e umanità, categoria nella quale è compreso il rischio legato alle pandemie. Fa oggi impressione vedere come la minaccia “human pandemic” risulti nello studio al quarto posto tra le 22 prese in considerazione, in base al possibile impatto economico sul GDP delle città. Nell’Europa occidentale le città più esposte citate erano Londra, Parigi e Madrid.

    D: Alcuni importanti assicuratori hanno promosso iniziative di supporto ai propri clienti in questo periodo difficile. Ci può raccontare come i Lloyd’s si stanno muovendo in quest’ambito?

    R: Il nostro mercato si è da subito attivato per manifestare la propria vicinanza alle aziende ed alla società. In primo luogo, è stato messo a disposizione un pacchetto di donazioni di 15 milioni di sterline integrato di recente da altri 15 milioni di sterline di capitale iniziale da utilizzare per studiare come l’industria può creare oppure ospitare strutture che diano supporto alla ripresa economica o possano mitigare gli effetti di questi eventi in futuro.  Stiamo lavorando con il nostro Advisory Committee per mettere in atto una serie di iniziative volte ad aiutare in nostri clienti nel breve, medio e lungo termine. E, ovviamente, stiamo riprogrammando le iniziative esistenti legate all’innovazione attraverso la Lloyd’s Lab e la Product Innovation Facility per agevolare lo sviluppo veloce di prodotti assicurativi per rispondere alle problematiche del COVID-19.

    Annunceremo a breve una serie di ulteriori iniziative che sono il risultato delle nostre collaborazioni, in queste settimane, con i governi e l’industria. Una delle idee che stiamo valutando è la creazione di “Recover Re” un veicolo assicurativo che offrirà copertura pandemia “post evento”.

    Sarà mio piacere tenere informata ILLCA rispetto a tutte queste novità.

    D: Parliamo dell’Italia. Nel 2020 dai dati ANIA si è evidenziato un importante riduzione della raccolta dei premi in Italia, quali sono i motivi? Quale impatto potrebbe avere tutto ciò sull’operatività del LIO?

     

    I dati ANIA si riferiscono agli affari italiani dei Lloyd’s che ancora risultano piazzati presso il mercato di Londra. Oggi, gran parte degli affari è già stata trasferita alla Lloyd’s Insurance Company S.A. di Bruxelles, creata, come sapete, per mantenere la continuità nell’attività dei Lloyd’s in Europa. I dati relativi alla compagnia non sono ancora visibili nelle statistiche ANIA in quanto il primo bilancio consolidato della Compagnia sarà depositato nelle prossime settimane ma posso anticiparvi che la raccolta premi è rimasta in linea con gli anni precedenti.

     

    L’ufficio italiano sta come sempre lavorando incessantemente per assicurare che li livello di servizio offerto ai nostri stakeholder siano rimanga alto e che, soprattutto i nostri corrispondenti e clienti, non debbano incontrare particolari problematiche nella fase di passaggio da Londra a Bruxelles. Si tratta, come capirete, di un grande impegno che richiede doppio sforzo ma ad oggi il feedback che ho ricevuto dai nostri partners è molto positivo. Continuiamo così!

  • INTERVISTA AL DR. VITTORIO SCALA, COUNTRY MANAGER E RAPPRESENTANTE GENERALE PER L’ITALIA DEI LLOYD’S

    6 Aprile 2020

    RINNOVI ED ESTENSIONI DEI CONTRATTI LLOYD’S IN TEMPO DI CORONAVIRUS

    D: Buongiorno Dr. Scala. L’impatto del COVID-19 sulle attività di tutti noi comincia a farsi sentire in modo sostanziale ed è anche in continua evoluzione. Come sta reagendo il mercato dei Lloyd’s?

    R: I Lloyd’s stanno concentrando i propri sforzi per fornire costante assistenza a clienti e partners commerciali e per dare risposte adeguate alle centinaia di domande e richieste che arrivano ogni giorno relative alle complicazioni causate dal virus nell’ambito di diverse aree quali, ad esempio, la gestione dei sinistri e della compliance, la supervisione e il reporting richiesto dai Lloyd’s oltre che le garanzie incluse nelle nostre polizze e la gestione di rinnovi ed estensioni di copertura.

    D: Come sarà gestita dal mercato la problematica dei rinnovi in questo particolare periodo?

    R: Sul tema, il CEO dei Lloyd’s John Neal, è intervenuto di recente presso i Managing Agents del mercato per fornire una serie di raccomandazioni che saranno di sicuro aiuto per tutti i Corrispondenti dei Lloyd’s.

    Considerando il periodo d’emergenza ed i numerosi rinnovi di contratti e binders, John ha chiesto espressamente al mercato di agevolare tali trattative preferendo quando possibile rinnovi alle condizioni in corso o estensioni di copertura così da avere più tempo per trattare le condizioni di rinnovo.  

    In particolare, la nota al mercato del CEO dei Lloyd’s evidenzia come sia preferibile rinnovare i binder piuttosto che estenderli, riconoscendo però nel contempo, le difficoltà che la situazione attuale potrebbe comportare nel completare queste operazioni. Per questo motivo, solo in presenza di limitazioni nell’operatività che dovessero impedirne il rinnovo, ha raccomandato ai sottoscrittori di procedere con l’estensione della binding authority. L’estensione sarà accettata anche se il periodo totale del binder dovesse superare il limite attuale di 18 mesi (o 36 mesi in caso di binder triennali).

    D: Queste raccomandazioni saranno sicuramente gradite ai nostri clienti.

    R: Si. Questi suggerimenti sono solo uno dei tanti esempi della disponibilità ed apertura del mercato dei Lloyd’s nel compiere tutti gli sforzi necessari per andare incontro alle necessità dei nostri business partners e dei nostri clienti in questo particolare momento di crisi. Qualcosa che i Lloyd’s hanno sempre fatto durante i loro oltre 300 anni di storia e che è una delle ragioni per le quali il marchio dei Lloyd’s continua a meritare la fiducia dei clienti in tutto il mondo.

  • INTERVISTA AL DR. VITTORIO SCALA, COUNTRY MANAGER E RAPPRESENTANTE GENERALE PER L’ITALIA DEI LLOYD’S

    27 Marzo 2020

    I LLOYD’S CONFERMANO IL SOSTEGNO AI PROPRI CLIENTI, ALLE AZIENDE ED ALLE COMUNITA’ COLPITI DAL COVID-19 E ANNUNCIANO IL RITORNO ALL’UTILE NEL 2019.

    INTERVISTA AL DR. VITTORIO SCALA, COUNTRY MANAGER E RAPPRESENTANTE GENERALE PER L’ITALIA DEI LLOYD’S


    D: Buongiorno Dr. Scala. Le chiedo prima di tutto come sta e come stanno i colleghi dell’ufficio dei Lloyd’s di Milano.

    R: Buongiorno. Grazie, noi stiamo tutti bene. I colleghi ed io stiamo lavorando in modalità smart-working da quasi un mese oramai. Non sono sorti problemi nel passaggio a questo nuovo tipo di gestione del lavoro in quanto già da più di un anno il concetto del telelavoro era stato adottato dai Lloyd’s a Milano, anche se limitato ad un solo giorno alla settimana. Abbiamo applicato alla lettera le procedure previste dal nostro business continuity plan che era stato recentemente aggiornato e quindi si è rivelato uno strumento fondamentale per evitare di incorrere in disfunzioni e problemi.

    D: Anche il mercato a Londra è rimasto operativo?

    R: Certo, il mercato dei Lloyd’s non si è mai fermato. E’ stata chiusa l’Underwriting Room per rispettare le disposizioni del governo britannico riguardanti le misure per contenere il contagio del virus. Le attività comunque continuano grazie alle modalità di piazzamento elettronico. Sicuramente le negoziazioni face-to-face caratterizzano da sempre l’operatività del mercato di Londra ma è anche vero che ai Lloyd’s oltre il 70% dei rischi era piazzato elettronicamente, anche prima della crisi relativa al COVID-19.

    D: Sono stati annunciati oggi i risultati del mercato dei Lloyd’s per l’esercizio 2019. Come è andata?

    R: Dopo due anni in cui abbiamo registrato perdite, oggi è arrivata la buona notizia del ritorno all’utile di 2,5 miliardi di sterline. Alla base di questo risultato positivo c’è l’ottima performance nella gestione degli investimenti, un generale aumento dei tassi ed anche il miglioramento della disciplina nella sottoscrizione dei rischi all’interno del mercato. Quest’ultimo aspetto, in particolare, ha portato alla diminuzione di 2,4 punti percentuali del combined ratio. Un risultato molto importante per noi perché significa che il lavoro che stiamo facendo sul miglioramento della performance della sottoscrizione sta dando i suoi frutti.

    D: In che modo state lavorando per migliorare i risultati tecnici?

    R: Buona sottoscrizione significa capire bene il rischio e stabilire un prezzo equo e durante il 2019 siamo riusciti a ridurre le nostre esposizioni e ad aumentare i tassi. Il volume premi, se non consideriamo l’incidenza dei tassi di cambio delle monete estere, si è ridotto del 8% ed i tassi applicati ai rischi nelle quotazioni sono aumentati del 5,4%. Occorre proseguire su questa linea per assicurare risultati positivi costanti nel tempo. Nello specifico continueremo a lavorare per garantire che i sindacati con i migliori risultati godano del supporto più ampio per poter crescere e, allo stesso tempo, ci impegneremo per ridurre i costi operativi sia nell’immediato che a lungo termine.

    D: Presentando i risultati il CEO dei Lloyd’s, John Neil, ha parlato anche di una forte solidità finanziaria.

    R: Si, esatto. Questo è forse l’aspetto più importante sul quale soffermarsi oggi. Il mercato dei Lloyd’s si trova in una posizione finanziaria molto positiva e potrà così far fronte alle conseguenze della crisi legata al COVID-19 e nel contempo dare sostegno ai nostri clienti e partner commerciali così come ha sempre fatto in oltre 300 anni di storia. Nel 2019 le risorse nette dei Lloyd’s sono cresciute del 8,6% ed hanno cosi raggiunto i 30,6 miliardi di sterline. Il nostro coefficiente di solvibilità centrale è del 238%. Solidità finanziaria significa che potremo pagare tutti i sinistri validi anche in circostanze eccezionali come quella in cui ci troviamo oggi.

    D: Parlando dunque di “circostanze eccezionali”, siete già in grado di fare una stima degli impatti di questa crisi sul mercato dei Lloyd’s?

    R: Ovviamente è ancora presto per valutare l’entità delle possibili perdite causate dal COVID-19. Sappiamo che avremo sinistri su polizze di interruzione dell’attività, credito, cancellazione eventi e viaggi e stiamo raccogliendo informazioni per identificare l’ammontare di queste perdite come avremmo fatto in presenza di altri tipi di eventi catastrofali. Abbiamo chiesto a tutti i managing agents di completare dei bordereaux segnalandoci (i) le potenziali perdite ed esposizioni oggi, e (ii) una stima delle potenziali perdite complessive finali. Considerando l’incertezza che è alla base di questa situazione vogliamo comprendere quali ipotesi stanno facendo i managing agents rispetto a come evolverà l’evento.

    D: Come ha già anticipato, mi conferma dunque che non dovrebbero esserci problemi per i vostri assicurati in caso di sinistro?

    R: Esatto. Come già detto la nostra solida posizione finanziaria ci permetterà di far fronte a tutte le richieste valide. Ovviamente ci saranno conseguenze sul patrimonio disponibile oggi ma il mercato non avrà problemi a mantenere i propri impegni. Per essere più chiari: anche in queste settimane di grande turbolenza nei mercati finanziari il nostro coefficiente di solvibilità è rimasto forte ed il 19 marzo era pari al 205%.

    D: Ha accennato prima alle coperture di interruzione dell’attività. Queste polizze copriranno le perdite causate dal CODIV-19P?

    R: Si certo, queste perdite dovrebbero rientrare nelle coperture di “business interruption” purchè siano state estese ai rischi di pandemia, malattie infettive o soggette ad obbligo di denuncia. Ogni copertura dipende dai termini e dalle condizioni specifiche della polizza assicurativa. Il Chancellor of the Exchequer britannico ha parlato pubblicamente delle responsabilità assunte dagli assicuratori rispetto alla liquidazione dei sinistri validi derivanti da interruzione di attività ove siano presenti estensioni a malattie soggette ad obbligo di denuncia o pandemie. Questa è anche la posizione del nostro mercato.

    D: Secondo lei gli assicuratori dovrebbero pagare i sinistri legati al COVID-19 anche se tecnicamente non è presente una specifica copertura all’interno dei contratti di assicurazione?

    R: Si tratta di decisioni che sono nelle mani dei sottoscrittori e molte compagnie di assicurazioni stanno già agevolando molto i propri clienti concedendo per esempio dilazioni nel pagamento dei premi. I Lloyd’s stanno lavorando in questi giorni con molti governi nel mondo per comprendere quale altro ruolo l’industria può ricoprire nel fornire supporto alle comunità ed alle aziende. Negli Stati Uniti, per esempio, i Lloyd’s insieme ad altri assicuratori si stanno confrontando con il governo federale per capire come contribuire alla creazione di un fondo di sostegno per le vittime.

    D: Ritiene che i Lloyd’s perderanno affari in conseguenza al COVID-19?

    R: Direi di no e anzi forse accadrà l’esatto contrario. In presenza delle restrizioni riguardanti lo svolgimento delle operazioni, la nostra capacità di portare avanti l’attività di sottoscrizione elettronicamente attraverso le nostre piattaforme e lo strumento PPL è sicuramente un vantaggio competitivo che potenzialmente potrebbe portare più affari ai Lloyd’s.

    D: Ci spiega in cosa consiste il PPL?

    R: Si certo. PPL è la nostra piattaforma per il piazzamento elettronico dei rischi. Stiamo investendo molto su questo strumento per dar vita alla nuova generazione della piattaforma. Si tratta di un sistema online dedicato alla negoziazione, quotazione e sottoscrizione dei rischi che viene attualmente utilizzato dal mercato Londinese su alcune linee di business specifiche. L’evoluzione del sistema PPL sarà la “Complex Risk Platform”, una delle iniziative del Future At Lloyd’s che, insieme a un nuovo sistema online dedicato ai nostri “coverholders”, saranno le priorità per il 2020.  

    D: A proposito della vostra strategia, pensa che ci saranno rallentamenti nel raggiungimento degli obiettivi a causa della crisi del COVID-19?

    R: Ritengo di no ma sicuramente affineremo le nostre priorità per il 2020. Con l’idea di fornire il massimo supporto ai nostri clienti e partners commerciali durante questo difficile periodo, oggi più che mai diventa importante spingere l’acceleratore su alcuni dei progetti della strategia. L’obiettivo per il 2020 è il passaggio dell’80% di tutte le operazioni Lloyd’s in modalità digitale. Oltre a ciò puntiamo a migliorare il processo di gestione veloce dei sinistri e lavoriamo alla creazione dell’infrastruttura tecnologica che sarà alla base del futuro ecosistema dei Lloyd’s.